Fondi per la sanità, Costantini attacca Chiodi

TERAMO – Riparto del fondo sanitario del 2012: il capogruppo dell’Idv in Consiglio regionale Carlo Costantini attacca il presidente Gianni Chiodi. Per Costantini infatti, i dati citati dal Governatore non sono indice del successo della politica sanitaria regionale. "Chiodi – esordisce Costantini – non rende accessibili le informazioni che deve farci conoscere per legge, ad esempio sono  introvabili le consulenze e le collaborazioni esterne e quando decide di farci sapere qualcosa, se lo inventa letteralmente. In pratica, ci considera tutti scemi". Quello che Chiodi ha definito “un evidente successo ottenuto in virtu’ delle politiche messe in campo dall’esecutivo regionale", ossia i 48 milioni di euro in più ottenuti dall’Abruzzo rispetto all’anno 2011, per Costantini rappresenterebbe invece una sconfitta.
 “Tutti – sottolinea il capogruppo dell’Idv – hanno preso di più: il Veneto + 140 milioni, il Lazio + 200 milioni, la Lombardia addirittura + 350 milioni”.
 Secondo Costantini, anche le cosiddette Regioni "canaglia" hanno avuto un risultato migliore dell’Abruzzo: “la Campania – aggiunge – ha marcato + 150 milioni, la Puglia + 100 milioni; persino la Calabria ha avuto + 44 milioni.
 Dunque, di fantasmagorico c’è solo la balla raccontata da Chiodi, che evidentemente considera gli abruzzesi tutti scemi.
Ed a cascata espone a pessime figure chiunque decida di seguirlo.
Come il Presidente Pagano, che sempre ieri non ha resistito alla tentazione di dichiarare che il riparto del fondo sanitario 2012 renderebbe evidente che, grazie all’ottimo lavoro di Chiodi, la nostra Regione oggi è più credibile".
"Peccato – conclude Costantini –  che non l’abbiano informato del fatto che non è cambiato nulla rispetto al passato, nel senso che il criterio di riparto tra le regioni adottato per il 2012 è lo stesso identico del 2011".
 Polemiche arrivano anche dalla Responsabile del dipartimento "Sociale" della Segreteria Regionale del Psi Rossella Travaglini che accusa Chiodi di aver “dimenticato” le fasce sociali più deboli, denunciando che “i fondi per le persone non autosufficienti, circa 4 milioni è 900 mila euro, per l’anno 2012 sono fortemente a rischio”. Secondo Travaglini, i Piani per degli Enti d’Ambito destinati a questo settore rischiano di restare senza fondi o do vederseli notevolmente ridotti. “I tanti cittadini non autosufficienti per malattie invalidanti o per anzianità – sottolinea Travaglini –  rischiano di ritrovarsi all’improvviso senza l’assistenza prevista e programmata nell’ambito dei Piano e gestiti dagli Enti d’Ambito. Questi fondi, destinati già dal 2010 al Piano degli Enti d’Ambito Sociali della regione, con una delibera regionale di approvazione, avrebbero già dovuto essere erogati al 50%  alla approvazione dei rispettivi PLNA, allo scopo di dare attuazione dei servizi sociali programmati all’interno dei Piani stessi, rivolti all’assistenza della persona non autosufficiente”. Il problema è che adesso alcune cooperative minacciano di interrompere il servizio. “Tale situazione – conclude Travaglini – è di una gravità enorme e pare che nessuno se ne sia reso conto. Dall’Assessorato alla Politiche Sociali non arriva risposta.  Voci maligne e, sicuramente infondate, dicono che il fondo, già destinato, quindi che non potrebbe essere utilizzato per nient’altro, anziché di 4 milioni  all’improvviso si sia ritrovato “dimagrito” a circa 1 milione  e 200 mila euro”.